Qualche settimana fa siamo andati a fare un giro in enduro elettrico in cui volevamo prima collaudare una colonnina di ricarica con la moto, già fatta in passato con l’auto, e poi provare la ricarica con pranzo in un nuovo ristorante a noi sconosciuto e contattato precedentemente. Sono quindi partito da Reggio Emilia per incontrarmi con il mio amico nel classico punto di ritrovo sulle colline reggiane, per poi continuare il fuoristrada ed arrivare alla sosta di mezza mattina con ricarica, in provincia di Baiso. Da questa foto si intravvede la colonnina da lontano, mentre noi stavamo scendendo dalla montagna via fuoristrada.

Ho quindi messo la moto in ricarica per poi dirigermi al baretto situato li accanto, dove insieme al mio amico abbiamo tirato un attimo fiato.

Finito il ristoro (la ricarica ha terminato molto prima di noi) siamo ripartiti per la lunga tratta che ci ha portato a Quara, dove volevamo provare questo nuovo ristorante con presa. Siamo arrivati dopo circa due ore e mezza di viaggio con un 30% di autonomia residua. Abbiamo quindi connesso la moto alla presa e ci siamo messi al tavolo a pranzare.

Come spesso capita ci siamo dilungati troppo in chiacchiere partendo molto dopo il completamento della ricarica, dimenticandoci fra l’altro che pochi giorni prima c’era stato il cambiamento dell’ora. Ci siamo quindi avviati verso casa in fuoristrada ma dopo circa un’ora, arrivando a Felina, era ormai buio e c’era pure la nebbia. Abbiamo quindi preferito fare qualche tratta di asfalto per avvicinarci alla città in sicurezza e poi terminare in fuoristrada su pezzi a noi conosciuti.

Alla fine abbiamo fatto un giro complessivo di quasi 150 km, come da foto al GPS (fatta il giorno dopo)

A differenza di qualche anno fa e con il proliferare delle prime colonnine di ricarica auto elettriche sul nostro percorso, sta veramente diventando molto facile ricaricare durante i nostri giri: ormai abbiamo numerosi piani di riserva anche in caso di imprevisti, e ci troviamo ad ogni occasione di fermata con la moto pronta e piena che attende solo di essere cavalcata, ma noi invece siamo sempre in ritardo 🙂

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