Giro in enduro elettrico effettuato verso la metà di settembre per andare ad esplorare un ristorante con possibilità di ricarica situato a Castagneto di Ramiseto, sulle montagne reggiane. Ci siamo trovati nel solito punto di ritrovo da dove siamo partiti per andare a fare una pausa di metà mattina presso il bar Nonna Liva già esplorato in passato: peccato che poco prima ci siamo accorti di aver forato la ruota davanti, ma la bomboletta gonfia ripara nulla ha potuto. Ci siamo quindi fermati a bere qualcosa nel mentre che ricaricvamo, meditando sul come risolvere il problema.
Abbiamo quindi chiesto dove fosse un gommista in zona e ci era stato riferito essere a Castelnuovo ne’ Monti: abbiamo quindi chiamato per sapere se avesse la camera d’aria di riserva, ed una volta accertato che c’era gli ho chiesto anche se avessi potuto ricaricare un po’ durante il cambio, e mi è stato concesso anche quello. Ci siamo quindi recati in loco e ci è stata cambiata sia la camera d’aria che la gomma (che ormai era consumata e si era anche un po’ rovinata durante il viaggio senza pressione)
Una volta completato il lavoro e con moto completamente carica, siamo ripartiti per la nostra meta esplorativa ovvero il ristorante Antica Locanda di Castagneto, dove abbiamo fatto un ottimo pranzo tipico e ricaricato la moto senza problemi.
Una volta terminato il pranzo siamo ripartiti alla volta di casa ma facendo un’altra strada in modo da fare un giro ad anello, strade fra l’altro che non facevamo da tempo ma tutto ha filato al meglio.
Non abbiamo quindi fatti più soste e siamo arrivati a casa dopo qualche ora facendo tutto fuoristrada. Il percorso totale della giornata è stato quindi di 177 km, di cui una ventina via asfalto per andare e tornare dal gommista
Al di la di questo piccolo imprevisto di foratura, tutto ha funzionato per il meglio: la parte di giro effettuata dopo il cambio gomme è stata anche più divertente, in quanto la gomma nuova molto soft (a differenza della precedente che era mezza consumata e di mescola dura) ha reso la guida più sicura e piacevole
bomboletta e camere d’aria non vanno d’accordo… inutile sprecare una bomboletta… l’unica
è portarsi le leve ed una camera di riserva. Altrimenti dovresti passare alle mousse oppure ai tubeliss, per salvare i tuoi giri. comunque complimenti per la tenacia. con l’aumento delle tariffe della energia elettrica, trovi più “resistenza” da parte dei ristoratori a concederti una ricarica?
Ciao, in realtà la bomboletta ci ha anche salvato il giro qualche volta. Sul fatto di ricaricare, in effetti qualcuno di recente ha cominciato a storcere il naso, ma per fortuna stanno cominciando a spuntare le colonnine anche in montagna per cui la strada per la ricarica sarà sempre più in discesa (anche perché le colonnine ti permettono anche di ricaricare più moto contemporaneamente)
perché non ti porti diestro un piccolo misuratore di quanti kilowatt hai assorbito? puo metterlo tra la presa di corrente ed il caricabatterie. se lo fai, puoi sempre dire al ristoratore o a chi ti concede la ricarica che gli paghi la corrente che hai consumato, casomai al medesimo prezzo di una colonnina. potrebbe essere un piccolo business, per loro. sulla bomboletta, non so come tu abbia fatto a riparare una camera d’aria, ma con le mousse ti levi ogni pensiero in maniera definitiva.
un saluto
Ah, con questi prezzi si dovrebbe farci un pensierino: è che fino a un anno fa costava così poco l’energia che non ci si guardava neanche, poi già qualche mese fa un bar dove ricarichiamo da anni ha cominciato a chiederci un obolo. Prossimi giorni dobbiamo fare un nuovo giro e mi sono accordato con il ristoratore che gli darò 3 euro (caricherò circa 3 kWh, ci sta dentro sicuro… considerato anche che ci pranzeremo in due)